Concorso internazionale di idee “Area del Mercatale”

Secondo classificato

2018, Urbino Con StudioTotale e Arch. Luca Cardani

Progettare a Urbino è uno scontro/incontro con la storia, l’architettura e le idee rivoluzionarie della città.

Il progetto ha avuto come primo obiettivo quello di ridare forma al senso storico del mercatale come luogo della collettività, punto di incontro tra le persone ma anche tra il paesaggio e la città, una soglia urbana capace di accogliere i flussi territoriali. Ritornare alla dinamicità del Mercatale come luogo che cambia: luogo del mercato e luogo di incontro, oggi ridotto a parcheggio.

IL MERCATALE Generato con le terre di scavo del palazzo, il Mercatale va visto come una parte del Palazzo Ducale, un elemento che come la data e l rampa vanno a comporre il grande macchina del palazzo. Il Mercatale rappresenta la base del Palazzo, dove avviene l’incontro tra il Duca e il suo territorio, una grande soglia tra la città e il territorio. Il Mercatale consolida l’immagine del Palazzo, costituendo il contrappunto orizzontale alla verticalità della facciata dei torricini. La grande spianata che fino alla prima metà del XX secolo è stata sede di attività mercantili, Corride, giostre e tornei cavallereschi, costituiva prima di divenire un grande parcheggio il tramite delle relazioni tra la città e la campagna e il punto di arrivo delle grandi strade provenienti da Roma e la Toscana.

SPAZIO VUOTO Il progetto opera attraverso la strategia del vuoto. Il Mercatale ha mantenuto questo carattere di grande spazio lungo tutta la sua storia. Questo vuoto è definito spazialmente da differenti elementi che contribuiscono alla grandezza di questo luogo: a nord dalle mura con porta Valbona, a Est la Data, a ovest il borgo Mercatale e a sud lì apertura verso il paesaggio. Il progetto ha la volontà di liberare di nuovo questo spazio e renderlo di nuovo spazio pubblico, piazza, luogo di incontro, di mercato, di spettacolo come è stato in passato.

LE GEOMETRIE La nuova piazza non è ottenuta semplicemente dall’eliminazione dei parcheggi a raso ma anche attraverso la ridefinizione del perimetro e della viabilità.

Le operazioni che vengono fatte sono: la redifinizione del’asse di Valbona ridirizionato sulla scomparsa chiesa di San Rocco; l’eliminazione della la viabilità anulare che costeggia la data e le mura; regolato il traffico sul Valbone; la fermata degli autobus viene portata sulla statale, come previsto De Carlo; diversificazione dello spazio centrale rispetto agli spazi antistanti la data, le mura, il borgo mercatale: il grande spazio del mercatale assume configurazioni diverse.

Progettare a Urbino è uno scontro/incontro con la storia, l’architettura e le idee rivoluzionarie della città.

Il progetto ha avuto come primo obiettivo quello di ridare forma al senso storico del mercatale come luogo della collettività, punto di incontro tra le persone ma anche tra il paesaggio e la città, una soglia urbana capace di accogliere i flussi territoriali. Ritornare alla dinamicità del Mercatale come luogo che cambia: luogo del mercato e luogo di incontro, oggi ridotto a parcheggio.

IL MERCATALE Generato con le terre di scavo del palazzo, il Mercatale va visto come una parte del Palazzo Ducale, un elemento che come la data e l rampa vanno a comporre il grande macchina del palazzo. Il Mercatale rappresenta la base del Palazzo, dove avviene l’incontro tra il Duca e il suo territorio, una grande soglia tra la città e il territorio. Il Mercatale consolida l’immagine del Palazzo, costituendo il contrappunto orizzontale alla verticalità della facciata dei torricini. La grande spianata che fino alla prima metà del XX secolo è stata sede di attività mercantili, Corride, giostre e tornei cavallereschi, costituiva prima di divenire un grande parcheggio il tramite delle relazioni tra la città e la campagna e il punto di arrivo delle grandi strade provenienti da Roma e la Toscana.

SPAZIO VUOTO Il progetto opera attraverso la strategia del vuoto. Il Mercatale ha mantenuto questo carattere di grande spazio lungo tutta la sua storia. Questo vuoto è definito spazialmente da differenti elementi che contribuiscono alla grandezza di questo luogo: a nord dalle mura con porta Valbona, a Est la Data, a ovest il borgo Mercatale e a sud lì apertura verso il paesaggio. Il progetto ha la volontà di liberare di nuovo questo spazio e renderlo di nuovo spazio pubblico, piazza, luogo di incontro, di mercato, di spettacolo come è stato in passato.

LE GEOMETRIE La nuova piazza non è ottenuta semplicemente dall’eliminazione dei parcheggi a raso ma anche attraverso la ridefinizione del perimetro e della viabilità.

Le operazioni che vengono fatte sono: la redifinizione del’asse di Valbona ridirizionato sulla scomparsa chiesa di San Rocco; l’eliminazione della la viabilità anulare che costeggia la data e le mura; regolato il traffico sul Valbone; la fermata degli autobus viene portata sulla statale, come previsto De Carlo; diversificazione dello spazio centrale rispetto agli spazi antistanti la data, le mura, il borgo mercatale: il grande spazio del mercatale assume configurazioni diverse.